Ultimo aggiornamento: October 03, 2024
Nel regime forfettario, i rimborsi spese possono essere inseriti in fattura, ma è fondamentale distinguerne la natura:
- Rimborsi spese sostenuti in nome e per conto del Cliente: Se hai sostenuto spese per conto del Cliente (ad esempio: biglietti di viaggi per trasferte lavorative o pagamento di tasse del Cliente), queste non concorrono alla formazione del reddito imponibile. Per gestirle correttamente, inseriscile in fattura come "anticipazioni/rimborsi" con una voce separata, specificando che si tratta di spese rimborsabili. Queste somme non saranno soggette né a imposta sostitutiva né a contributi previdenziali (ex art. 15 DPR 633/72).
Tieni presente che la fattura di acquisto del pagamento anticipato da te per conto del Cliente dovrà essere intestata al Cliente stesso e non a te! (Per le spese non intestabili con fattura direttamente al Cliente, basterà predisporre una nota spese dettagliata e approvata dal Cliente.)
- Rimborsi spese sostenuti direttamente: Se le spese sono sostenute da te stesso e non in nome e per conto del Cliente (come spese per consulenze di terzi o acquisto di beni necessari per la tua attività), devono essere considerate parte del compenso. Quindi, saranno soggette a tassazione e concorreranno alla formazione del tuo reddito imponibile. In questo caso, non è necessario separarle dalla voce del compenso nella fattura.
Esempio pratico:
- Se ti rechi a un incontro per conto del Cliente e paghi il biglietto del treno, puoi inserire l'importo in fattura come rimborso senza che questo incida sul calcolo delle tasse.
- Se invece acquisti un software per svolgere il tuo lavoro, il costo sarà incluso nel tuo reddito e quindi tassato.
Nota Importante!
Anche se non concorrono al reddito imponibile, è essenziale conservare la documentazione di supporto per eventuali verifiche fiscali (nota spese approvata dal Cliente, fatture intestate al Cliente, scontrini fiscali, biglietti, ecc.).
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