Per aprire una partita IVA in Italia, è necessario disporre di un indirizzo italiano. In situazioni in cui non si abbia ancora stabilito un indirizzo permanente, è possibile optare per un indirizzo temporaneo, anche virtuale, fino a quando non si trova una residenza permanente.
Tuttavia, per essere considerati residenti fiscali in Italia, è necessario vivere nel paese per più di 183 giorni all'anno.
Se si apre una partita IVA italiana ma si rimane residenti in Italia per meno di 183 giorni, si è comunque tenuti a presentare una dichiarazione dei redditi in Italia, ma solo per i redditi guadagnati all'interno del territorio italiano, e non per i redditi guadagnati all'estero.
Si intendono prodotti in Italia, e sono quindi soggetti ad imposizione da parte dello Stato italiano - salvo quanto previsto dalle Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni - i redditi che hanno avuto origine nel territorio italiano e derivano da:
- attività di lavoro dipendente, autonomo, di impresa, etc.
- pensioni e assegni assimilati
- beni immobili (terreni e fabbricati) ubicati in Italia
Sono inoltre assoggettabili a tassazione anche altre tipologie di redditi (come, ad esempio, quelli delle società).